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Dieci anni di S.I.Di.Ma., per formare e promuovere la figura del Disability Manager

Logo di SIDiMa (Società Italiana Disability Manager)

Nella primavera scorsa la S.I.Di.Ma. (Società Italiana Disability Manager) aveva suggellato i suoi primi dieci anni di attività con un evento che era stato anche l’occasione per istituire la Giornata Nazionale del Disability Manager. Ripercorriamo dunque gli obiettivi iniziali e i risultati finora raggiunti da questa organizzazione nel formare e promuovere a livello nazionale la figura del disability manager dal 2011 a oggi

Logo di SIDiMa (Società Italiana Disability Manager)Nella primavera scorsa avevamo segnalato come la S.I,Di.Ma. (Società Italiana Disability Manager) avesse voluto ripercorrere i primi dieci anni della sua attività con un evento che era stato anche l’occasione per istituire la Giornata Nazionale del Disability Manager. Qual è dunque il bilancio di questa organizzazione, nata nel 2011?

Il trascorrere di un decennio è solitamente un traguardo degno di nota e in questi dieci anni la S.I.Di.Ma ha puntato a sviluppare un proprio ruolo incisivo e concreto nel contesto delle disabilità, ponendosi l’obiettivo di tradurre concretamente in realtà il concetto di inclusione sociale.
Nata da un’intuizione di Rodolfo Dalla Mora, architetto e disability manager nell’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza (Treviso), nonché nell’ULSS 2 della Marca Trevigiana e nel Comune di Treviso, professionista che opera da oltre trent’anni nell’àmbito della progettazione inclusiva e che è egli stesso una persona con disabilità, la SIDIMA ne ha assecondato sin dagli inizi la volontà di diffondere nel nostro Paese una figura come quella del disability manager, già presente in altre realtà straniere, ma operante esclusivamente in àmbiti più ristretti, sviluppandone la funzione di “facilitatore” nei confronti delle persone con disabilità, nonché di creatore di rete.
Non a caso, proprio nel 2011 Dalla Mora ha costituito e creato la stessa figura del disability manager all’interno dell’Ospedale Riabilitativo di Motta di Livenza, inserendola nel sistema organizzativo aziendale e fornendo servizi all’utenza e ai pazienti ricoverati nella struttura, oltre a consulenze dedicate ai ricoverati stessi e ai loro familiari per l’adattamento ambientale, insieme a varie informazioni utili sotto il profilo fiscale e di carattere tecnico (adeguamento degli autoveicoli) e sotto l’aspetto dell’inclusione lavorativa.
Quel modello organizzativo e quella buona prassi con le sue funzionalità sono state dunque da stimolo per costituire la S.I.Di.Ma il 20 aprile 2011, Associazione senza finalità di lucro che si è proposta il il compito di formare e promuovere la figura del disability manager a livello nazionale.

Numerose, in dieci anni, sono state le iniziative e le azioni realizzate all’insegna della concretezza, sul piano del Disability Management, il tutto basandosi sul concetto di istituire percorsi formativi specializzati e dedicati, coinvolgendo sin dal 2010 alcune Università italiane, inizialmente tramite corsi di perfezionamento, divenuti poi Master di Primo e Secondo Livello, come quelli dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro. Una scelta, questa, motivata da un concetto ribadito in varie occasioni da Dalla Mora, che definisce il Disability Management come «una competenza inserita in una professionalità già consolidata. E tutte queste competenze vengono acquisite attraverso un percorso formativo dedicato. Il professionista, dunque, le acquisisce a propria volta e le sviluppa nel proprio ambito professionale».

In questi anni la diffusione della S.I.Di.Ma si è anche strutturata da un punto di vista organizzativa: oggi, infatti, l’Associazione ha un rappresentate in ogni Regione e ne fanno parte alcune Commissioni Permanenti dedicate a temi quali la sanità, la formazione, il lavoro, le aziende e i rapporti internazionali. È inoltre iscritta al Registro Europeo per la Trasparenza ed è membro dell’EASP, l’Associazione Europea dei fornitori di servizi alle persone con disabilità. E ancora, a livello europeo sta lavorando per progetti quali GreenNet, oltre a prendere parte ad iniziative internazionali nel campo dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità. Sul piano nazionale, infine, ha stipulato protocolli d’intesa con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con CONFIMI (Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata), con il CNOAS (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali) e con diverse Università pubbliche.

Il 20 giugno 2020 la S.I.Di.Ma ha presentato il Manifesto del Disability Manager, documento con cui definire e perimetrare il lavoro del disability manager nei vari settori, delineandone le competenze, i ruoli e le specificità. Sulla base del Manifesto, l’Associazione sta lavorando per coinvolgere Istituzioni, aziende e Amministrazioni Locali, per condividerne gli intenti e le modalità d’azione.

Come accennato inizialmente, nella primavera scorsa, per volontà del presidente Dalla Mora e con l’approvazione del Direttivo Nazionale, è stata istituita la Giornata Nazionale del Disability Manager, suggellata dal convegno denominato 2011-2021: Storia, impegno e futuro del disability manager, occasione che è stata utile a riconfermare e a dare ulteriore visibilità alla S.I.Di.Ma all’interno del mondo del Terzo Settore. In parallelo, è stato anche inaugurato il Premio Internazionale S.I.DiMa.con l’obiettivo di «riconoscere  un effettivo merito ai professionisti, alle istituzioni e alle aziende pubbliche e private e ai singoli cittadini che apportano, con la loro attività, un contributo materiale alla costruzione di un nuovo modello di cultura inclusiva, abbattendo le barriere e i preconcetti ancora oggi legati al mondo della disabilità, divulgando altresì la figura professionale del disability manager», come avevamo scritto su queste stesse pagine.
Anche in quell’occasione è emersa forte la testimonianza che quella del disability manager è una figura sorta con un profilo interdisciplinare e una struttura flessibile, dotata della capacità di fare rete, ma che tutto ciò dev’essere segnatamente supportato da attitudini e competenze formative e culturali di alto livello, volendo dare basi solide all’obiettivo dell’inclusione sociale. (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Ufficio Stampa S.I.DiMa. (Jessica Didone), stampa.sidima@gmail.com.

Disability manager
Tale figura si può definire così: è un professionista adeguatamente remunerato, con un ruolo di supervisione in ogni àmbito (accessibilità, mobilità, politiche sociali, scuola, lavoro ecc.), che vigili sul rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e faccia sì che tutti gli attori istituzionali, quando pianificano, si chiedano: «Questa decisione che effetto avrà sulle persone con disabilità?».
Disability Management
In àmbito lavorativo rappresenta una strategia d’impresa utile a coniugare, in modo soddisfacente, le esigenze delle persone con disabilità da inserire – o già inserite – con le necessità delle aziende.
La S.I.DiMa.
La Società Italiana Disability Manager è un’associazione costituitasi nell’aprile 2011 grazie alla volontà dei primi disability manager italiani, che ottennero tale titolo frequentando il primo Corso di Perfezionamento post-laurea in Disability Manager organizzato dal Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’obiettivo principale della S.I.Di.Ma è la ricerca e la promozione della cultura del Disability Management, nei vari contesti di riferimento, quali le Istituzioni, la Sanità e le Aziende, al fine di sensibilizzare e tutelare i diritti delle persone con disabilità e il rispetto della persona in ogni suo aspetto, dimensione e momento della vita, in ottemperanza anche alla ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, incidendo con forza nell’elaborazione delle politiche a livello nazionale e locale e lavorando per renderle più efficaci.
Lo scorso anno la S.I.Di.Ma ha pubblicato il Manifesto del Disability Manager, documento in progress, tuttora aperto a nuove adesioni, disponibile gratuitamente a questo link.

Fonte: Superando.it

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