Il Disability Manager
Finalmente anche in Italia abbiamo il Disability Manager.
Una figura professionale altamente specializzata sulle tematiche della disabilità e della accessibilità che nasce negli USA essenzialmente al servizio della grande industria, finalizzandosi alla integrazione lavorativa della persona con disabilità.
In Italia, questa figura, ha acquisito delle competenze ulteriori che ne fanno un “facilitatore” a tutto campo, con notevoli esperienze di percorsi si superamento di barriere di ogni genere, quindi non soloarchitettoniche, ma anche e soprattutto culturali. Si tratta di un “costruttore di reti”, cioè di un professionista che deve avere la capacità di mettere in rete enti, professionisti, uffici, associazioni specificità, in un determinato territorio, con lo scopo di superare e far superare qualunque tipo di barriera; quindi, essenzialmente al servizio della società e non solo della disabilità, soprattutto perchè, come ci insegna l’OMS, la disabilità è una condizione della intera umanità.
Pertanto, la mission del Disability Manager è molto ampia e, la prima sfida sarà far comprendere l’importanza della sua funzione e della sua competenza in ogni campo e disciplina in maniera del tutto trasversale.
Il suo lavoro comporterà, per esempio per gli enti che ne recepiranno l’importanza, un enorme risparmio in termini economici; un ulteriore vantaggio ci sarà anche sul piano del miglioramento della qualità di vita, inizialmente delle persone
svantaggiate, ma successivamente di una intera cittadinanza o comunità.
Il modello biopsicosociale al quale fa riferimento l’OMS, impone e determina un passo avanti di tutto il “sociale” di una nazione verso la civiltà; ciò comporta l’adeguamento e l’aggiornamento di tutti gli operatori, a qualunque livello, istituzionale o privato; la figura del Disability Manager rappresenta lo strumento operativo in questa direzione, la cui importanza aumenterà man mano che si cominceranno ad avvertire gli effeti del suo operato.