Un profilo di cui ancora poche strutture socio-sanitarie, pubbliche o private, e un numero esiguo di enti locali dispongono. Sui compiti e le specificità di questa figura farà il punto oggi il primo convegno nazionale dei disability manager, organizzato a Villa Revedin di Gorgo al Monticano, nel Trevigiano, in collaborazione con l'Ospedale riabilitativo ad alta specializzazione (Oras) di Motta di Livenza.
«Affrontare i problemi della disabilità non significa solo fare i conti con l'ambiente, le barriere architettoniche, l'accessibilità della città, ma anche conoscere la rete dei servizi disponibili a chi è disabile», spiega Rodolfo Dalla Mora, architetto e disability manager, responsabile dell'Ufficio accessibilità dell'Oras, la prima struttura in Italia a dotare il proprio organico di una figura specifica.
«Perché accessibilità, adattamento dei luoghi di lavoro, degli spazi domestici e dei mezzi di trasporto sono possibili attraverso ausili su misura, progettati a seconda del caso prospettato», riprende Dalla Mora. Che racconta di come sia riuscito a far prendere la patente a un ragazzo affetto da distrofia complessa, grazie a un dispositivo che consente di guidare con un joystick e alla capacità di dimostrare alla commissione d'esame la validità dell'ausilio.
«A volte si tratta di mediare con le istituzioni», precisa, ricordando il caso di un ragazzino colpito da un ictus, che viveva con la famiglia, composta in totale di cinque persone in un alloggio Ater di 50 mq. «In questo caso è stato indispensabile trovare un'abitazione più spaziosa che potesse permettere al giovane di continuare a vivere in famiglia, dopo le dimissioni ospedaliere», prosegue Dalla Mora, che ha iniziato la propria attività da ricoverato all'Oras e ora collabora anche con l'Ulss 9 di Treviso.
«Progettavo, completamente ingessato, soluzioni per i compagni di reparto che lasciavano l'ospedale prima di me: il grande scoglio infatti consiste nel tornare alla vita di tutti i giorni, dopo un evento che ha reso improvvisamente disabili», spiega.
Così anche i dirigenti dell'Oras si sono accorti di quanto fosse necessaria una figura di facilitatore, ed è iniziata la collaborazione con l'architetto che nei primi sei mesi aveva già offerto 150 consulenze.
Durante il convegno sarà annunciata anche la costituzione della Società italiana dei disability manager (Sidima), che si formano alla Cattolica di Milano, conseguendo un apposito diploma.
La società avrà sede all'ospedale di Motta di Livenza. Il comitato scientifico sarà composto da Adriano Pessina, ordinario di Filosofia morale alla Cattolica, da Matilde Leonardi, responsabile dell'unità operativa di neurologia della Fondazione Irccs Besta di Milano e da Paolo Boldrini, coordinatore dipartimento interaziendale di riabilitazione dell'Ulss 9 di Treviso.
Fonte: Il Sole 24 Ore Salute del 20.04.2011